petrolio tappo

Gli sforzi per contenere la perdita di greggio nel Golfo del Messico cominciano a dare qualche risultato. Mentre Barack Obama si trova a dover passare sulla difensiva per assicurare che la sua amministrazione ha fatto tutto il possibile per far fronte all'emergenza, la Bp comincia a tirare un sospiro di sollievo, ora che il 'tappo' messo sulla conduttura danneggiata riesce a portare alle navi in superficie seimila barili al giorno: quasi un terzo della perdita. 
L'ammiraglio Thad Allen, nominato dal governo per supervisionare i lavori di riparazione, stima che piu' di 15mila barili al giorno il 'tappo' non riuscira' a contenere e la Bp ha ammesso che la perdita non sara' contenuta completamente prima di agosto, quando saranno pronti i due pozzi di alleggerimento. 
Intanto secondo Allen i venti spingono la marea verso un fronte costiero lungo 320 chilometri. La marea nera, che ha gia' toccato terra nelle paludi della Louisiana e sulle isole del Mississippi e dell'Alabama, ha raggiunto le spiagge della Florida e il bilancio di uccelli e animali marini vittime del disastro e' crescente. 
I pescatori della Florida potranno tornare su oltre 41 chilometri quadrati di mare interdetto alla pesca anche se piu' di 202mila chilometri quadrati, pari a un terzo delle coste federali su quattro stati, restano off-limits. 
Ieri Obama ha visitato per la terza volta la regione e oggi nel suo messaggio settimanale alla radio, ha assicurato che la sua amministrazione si e' "mobilitata su ogni fronte" per gestire il piu' grave disastro ambientale della storia degli Stati Uniti. "Continueremo a mobilitare ogni risorsa a disposizione per proteggere le coste" ha detto, "per ripulire la macchia di greggio e per portare la Bp e le altre compagnie a rispondere del danno".

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