Il fanatismo Compito di Italiano Tipologia D

"Il fanatismo è praticamente, e nelle sue forme più silenziose e civili è presente tutto intorno a noi, e forse anche dentro di noi."
Con queste parole Amos Oz, scrittore di fama  israeliano internazionale ci apre gli occhi su una realtà di fatti e un modo di gestire governi e relazioni internazionali oramai dilagante. Per Amos Oz il fanatismo in una persona lo porta a vedere la sua realtà come se fosse la migliore disponibile e praticabile, costringendo così gli altri a cambiare modo di pensare o vederli come se fossero dei "diversi" dai quali prendere le distanze o addirittura da eliminare.
Nella storia purtroppo di casi in cui un popolo si sia ritenuto migliore di un altro e abbia fatto di tutto per cambiarlo o sottometterlo ce ne sono molti. Con la scoperta dell'America gli Spagnoli hanno iniziato a sterminare la popolazione indigena per avere più campi da dare ai coloni e più oro per le casse dello stato di Isabella di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona.
Anche la Chiesa dal canto suo non può proclamarsi innocente poiché ha istigato per secoli odi profondissimi contro chi praticava religioni differenti scatenando diverse crociate, missioni di evangelizzazione "forzata" e una volontà di mantenere la maggior parte della persone in uno stato di ignoranza e paura.
In epoche più recenti abbiamo avuto ideologie nazionaliste come Fascismo e Nazismo che ottennero quasi da subito grandissimo appoggio da parte della popolazione poiché insistevano su idee di rivendicazione territoriale (per l'Italia il Trentino e Fiume), di riscatto necessario (per la Germania dopo la avvilente sconfitta nella Prima Guerra Mondiale) e di benessere garantito a tutte le classi sociali.
Ovviamente ad ogni buon governo, come dice Noam Chomsky nel suo libro "capire il potere", serve un nemico del quale fare avere paura ai propri cittadini. Per i Nazisti e i Fascisti il nemico da combattere erano i comunisti che volevano scardinare tutte le gerarchie del potere, gli ebrei perché detenevano quasi il monopolio degli incarichi importanti sia nelle aziende sia nel governo ma soprattutto nella finanza, e gli zingari e omosessuali semplicemente perché davano fastidio.
In America negli stessi anni abbiamo il dilagare della "Redscare" cioè della paura dei rossi (i comunisti) che porterà alla morte dopo un lunghissimo processo farsa (1920-!927) di due anarchici italiani Sacco e Vanzetti accusati ingiustamente di avere ucciso due operai in un calzaturificio. In loro difesa si erano mossi anche Mussolini e Albert Einstein.
Si ha anche la diffusione del secondo Ku Kux Klan, una organizzazione nata durante la guerra di secessione e rifondata nel 1915, che portava avanti l'odio non solo per i neri ma anche per ebrei, cattolici, zingari e immigrati.
Nel 1948 George Orwell, uno scrittore lungimirante fino quasi al paradossale, nel suo libro "1984" fa una specie di caricatura di un governo dittatoriale che basava la sua forza sull'ideologia. Questa ideologia prevedeva che la società fosse divisa in classi sociali chiuse nelle quali la mobilità sociale era eliminata in quanto si predicava la differenza biologica tra le varie classi. Prevedeva un controllo costante del comportamento degli individui e un controllo del pensiero tramite la diminuzione costante dei vocaboli utilizzati e una riscrittura costante della storia passata per mostrare che il governo era sempre nel giusto. Viene sottolineata l'importanza di una guerra costante contro un nemico che continua a cambiare poiché è ovvio che porta ad una continua distruzione di prodotti e conseguentemente ad una produzione costante controllata dallo stato che impegna in questo modo una grande parte della popolazione.
La posizione di Orwell è sicuramente un pò troppo pessimistica ma moltissimi aspetti riflettono la realtà dei fatti attuali come ad esempio il controllo e il salvataggio di conversazioni telefoniche, messaggi ed email di buona parte del mondo occidentale e industrializzato da parte dell'NSA; dal continuo finanziamento di stupidi programmi televisivi, dalla difficoltà che incontrano i giornalisti a riportare ciò che accade realmente nel mondo senza essere obbligati a mantenere una linea di pensiero dettata dagli inserzionisti (cioè quelli che pagano per gli spazi pubblicitari).
Come diceva Marx è la struttura che determina la sovrastruttura, quindi il sistema economico (il capitalismo) che determina le decisioni del governo.
In questo periodo il fanatismo di cui ci dobbiamo più preoccupare è quello del capitalismo, della ricerca forsennata al  profitto che porta così ad una svalutazione della persona vista solo come merce (situazione analoga del periodo in cui scriveva Marx) che può produrre ad un costo veramente bassissimo. Diventa giusto quindi uno stato che sostiene il capitalismo e nemico chi vi si oppone.
Negli anni '80 gli Stati Uniti intrapresero una guerra contro il Nicaragua poiché non era aperto agli scambi di capitali stranieri, in particolari quelli delle multinazionali americane.
Questo è il reale motivo, mentre alla popolazione venne detto tramite i mass media che in quel paese non esistevano diritti civili, invece in realtà facendo un paragone i servizi, la libertà di parola e il rispetto per l'opposizione in Nicaragua erano migliori di quelli americani.
Il fanatismo che fa notizia però è di un tipo meno subdolo di questo.
E' quello riguardante la religione islamica che in molti paesi dell'Africa è riuscito ad insinuarsi nei governi fino a prendere il potere oppure agisce di nascosto tramite organizzazioni terroristiche.
Quasi ogni settimana infatti veniamo a conoscenza di autobombe esplose in vicinanza di uffici governativi, mercati, piazze affollate e talvolta persino scuole.
Il fondamentalismo islamico vuole tornare alle fondamenta, alle basi della religione islamica seguendo alla lettera gli insegnamenti , non badando al fatto che la società si è oramai evoluta.
Nell'ambito della politica europea attuale possiamo vedere questa riscoperta delle vecchie ideologie fasciste e naziste che stanno prendendo piede soprattutto tra i giovanissimi accompagnati dalla fondazione di nuovi partiti.
Per concludere si può affermare che il fanatismo si può sviluppare in qualsiasi classe sociale e su qualsiasi argomento di interesse pubblico.
Capiamo quindi che non è possibile estirpare il fanatismo poiché nasce come aumento di interesse di una persona su un determinato argomento.

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