La luna si sta restringendo

«Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna?», si chiedeva Giacomo Leopardi guardando l'astro notturno. Chissà come avrebbe reagito il poeta sapendo che la sua amata luna, oggi, si sta restringendo. A dirlo è una ricerca pubblicata sull'ultimo numero di "Science", firmata da un team di astronomi dello Smithsonian Institution di Washington, guidato da Thomas Watters: il team ha esaminato migliaia di fotografie scattate dalla Nasa, e ha riconosciuto sulla superficie lunare delle nuove faglie e dei nuovi corrugamenti, alti anche decine e decine di metri, che dimostrerebbero come la luna si stia contraendo su se stessa, a causa del raffreddamento del suo nucleo.

Questi fenomeni furono registrati per la prima volta una quarantina di anni fa dalle missioni dell'Apollo 15,16 e 17, che fotografarono queste formazioni geologiche soprattutto nell'area dell'equatore della luna. Le immagini più rivelatrici, però, sono state quelle scattate dalla Lunar Reconnaissance Orbiter Camera della Nasa, che ne avrebbe individuati 14 di nuovi e distribuiti uniformemente su tutta la superficie del pianeta. Secondo i primi calcoli, sarebbero già 200 i metri del diametro lunare (che è di circa 3474 km) andati persi in 40 anni. «Ma non bisogna preoccuparsi, la luna non sparirà - rassicura Watters - Si sta contraendo, ma non di troppo. Piuttosto tutto questo dimostra che la luna non deve essere più considerata un pianeta "morto" geologicamente.

Commenti

Post più popolari